Definizione dell’intervento ottimale in termini di rapporto costi/benefici per la protezione sismica di costruzioni esistenti

Il miglioramento della sicurezza sismica dei fabbricati è una missione sia tecnica che sociale di estrema rilevanza, essendo finalizzata alla riduzione del rischio sismico territoriale. Ad oggi sono numerose le tecniche tradizionali e innovative disponibili per la progettazione di interventi di miglioramento ed adeguamento sismico di fabbricati; tuttavia, la scelta di un approccio progettuale sostenibile dal punto di vista economico rimane oggi una delle sfide più importanti da affrontare. La strategia di progetto può essere basata sull’incremento della duttilità della struttura, della sua resistenza oppure di entrambe. Può essere basato altresì sulla calibrazione delle rigidezze ai fini della regolarizzazione della struttura, nonché sull’introduzione di dispositivi di dissipazione energetica di vario tipo. Ogni soluzione tecnica proposta ha una diversa prestazione tecnica ed economica. La prestazione tecnica si misura in termini di livello di sicurezza raggiunto con l’intervento mentre quella economica si misura in termini di costo totale, stimato come somma dei costi legati all’intervento iniziale e agli interventi di riparazione futuri, da affrontare qualora si manifesti un evento sismico durante la vita utile della costruzione. Tali costi futuri vengono stimati con approccio probabilistico e attualizzati sulla base del saggio di sconto attuale. La ricerca condotta sinora ha considerato costruzioni ordinarie con struttura intelaiata in cemento armato progettate e realizzate negli anni ‘70. I risultati ottenuti hanno dimostrato che il livello di sicurezza ottimale in termini tecnico/economici da raggiungere per costruzioni carenti di questo tipo si attesta nell’intervallo 50-70% del livello di sicurezza di una costruzione nuova.